L'esposizione prolungata a rumori di elevata intensità può provocare problemi all'udito e ipoacusia, una delle malattie professionali più diffuse secondo i dati INAIL. Proteggere le orecchie è quindi fondamentale, per preservare la propria salute sul posto di lavoro: ma cosa scegliere tra i classici tappi orecchie e gli otoprotettori evoluti?
La risposta la trovi qui: continua a leggere.
Tappi da lavoro: quanto proteggono davvero?
I tappi da lavoro in schiuma o spugna, silicone e cera sono tappi per orecchie monouso, comunemente utilizzati in ambito lavorativo come DPI - Dispositivi di Protezione Individuale. Vanno sagomati con le dita, attraverso una semplice compressione, prima di essere infilati nel condotto uditivo. Una volta inseriti si espandono, isolando dai rumori.
Stando alle note informative dei produttori assicurano un'attenuazione trai 15 e i 36 dB, ma potrebbero non rappresentare sempre la scelta migliore per chi si trova a operare in ambienti di lavoro molto rumorosi o soggetti a rumori impulsivi o fluttuanti.
Questi tappi sono molto diffusi perché considerati meno costosi rispetto ad altri DPI per l'udito e se usati in casi isolati rappresentano un buon modo per proteggere l'udito.
Tuttavia, a livello economico, tenendo conto del rapporto costo/benefici e includendo anche i costi di smaltimento piuttosto elevati, la convenienza non è per nulla assicurata. In più, per usi specifici e di lunga durata, risultano meno efficaci di altri otoprotettori (con un valore Beta associato di 0,5).
In primis per il fatto di dover essere maneggiati con le mani, che devono assolutamente essere pulite per evitare infezioni all'orecchio (cosa non sempre possibile in certi ambienti di lavoro).
Inoltre, per le loro caratteristiche strutturali, tendono ad abbattere il suono in maniera uguale in tutte le frequenza , impedendo quindi di comunicare con chi ci sta intorno. Si rischia in questo caso di avere un’iper protezione , un aspetto da non trascurare, perché impedirebbe al lavoratore di riconoscere i segnali di emergenza e allarme. La scomoda alternativa per il lavoratore è quella di doverli togliere e rimettere di continuo se c’è la necessità di comunicare con i colleghi.
Il fatto poi di doverli sagomare manualmente non assicura che riescano ad aderire perfettamente al condotto uditivo, per proteggere le orecchie. Se collocati troppo in superficie possono uscire e di conseguenza "funzionare male" attenuando solo una parte delle frequenze. Se vengono posizionati in maniera scorretta, poi, possono dare fastidio e il lavoratore sarà portato a non indossarli sempre, con il rischio di non essere protetto.
Per essere efficaci, e quindi indossati per tutta la durata dell'esposizione al rumore, i dispositivi di protezione dell'udito devono:
- Essere comodi
- Facili da posizionare
- Facili da pulire
-
Favorire le frequenze del parlato in ambiente rumoroso
Tutte caratteristiche che troviamo negli otoprotettori più evoluti.
L'alternativa: otoprotettori ergonomici e su misura
Gli otoprotettori evoluti sono inserti auricolari rispettosi dell'ergonomia dell'orecchio e in grado di assicurare prestazioni eccellenti per la protezione dell'udito.
Questi tappi ergonomici sono realizzati con materiali atossici e anallergici, durevoli e facili da pulire.
Uno dei vantaggi principali, rispetto ai tappi per orecchie standard - quelli cioè da modellare con le dita - è la facilità di inserimento. Non devono essere manipolati, quindi non c'è il rischio di contaminazioni batteriche e infezioni anche se indossati con le mani non perfettamente pulite.
Inoltre possono essere dotati di particolari filtri regolabili, che permettono di modificare l'attenuazione sonora in base alle diverse esigenze semplicemente azionando una piccola vite posta nel condotto di ventilazione. Ciò permette all'operatore che indossa i DPI di adattare l'otoprotettore in base al livello di rumore che si crea nella zona in cui si trova.
Alcuni modelli sono dotati di filtri che consentono poi il passaggio di aria verso il condotto, riducendo così la sensazione di occlusione, cosa che invece capita spesso con i tappi in spugna e silicone. La possibilità di regolare l'intensità del rumore permette quindi di rimanere protetti, ma allo stesso consapevoli di ciò che accade intorno.
Se lavori nel settore alimentare puoi optare per tappi per orecchie evoluti, dotati di un componente metallico all'interno che ne favorisce la rintracciabilità tramite metal detector, in caso di smarrimento negli alimenti in lavorazione.
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