Qualsiasi emissione sonora inferiore agli 80 dB è generalmente considerata sicura. Spesso, però, questo valore viene ampiamente superato: nei luoghi di lavori, dai macchinari in funzione o dalle attività al banco, così come a casa, mentre pratichi il giardinaggio o al tiro a segno, se sei un appassionato di sport con le armi.
Per proteggere orecchio e udito diventa quindi utile ricorrere a tappi antirumore. In commercio ne esistono vari tipi e la scelta deve essere fatta con oculatezza, considerando la tipologia di attività che viene svolta e l'ambiente in cui ci si trova.
Obbligo tappi antirumore sui luoghi di lavoro
La legge per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (D. Lgs. 81/2008) stabilisce che i lavoratori non possono essere esposti a rumori oltre 87 dB e che oltre gli 80 dB il datore è tenuto ad adempimenti per la riduzione e il controllo del rumore. Tra questi adempimenti sono inseriti, comunemente, i dispositivi di protezione (DPI-udito) come cuffie e tappi antirumore.
Ma come fare a sapere se l'otoprotettore è adeguato, cioè se protegge abbastanza?
Tappi antirumore: come leggere la Nota Informativa
Ogni dispositivo di protezione individuale per l'udito è dotato di una nota informativa redatta dal produttore dove sono indicati dati circa:
- Attenuazione sonora in ottave e relativa deviazione standard
- (H), (M) (L) attenuazione alle alte, medie e basse frequenze
- SNR (Simplified Noise Reduction)
Proprio quest'ultimo valore (SNR) indica di quanti decibel viene attenuato il rumore, ed è calcolato in maniera semplificata sottraendo al livello di pressione acustica ponderato a cui è sottoposto l'orecchio del portatore il valore dichiarato dal produttore.
Partendo dal livello di esposizione al rumore rilevato e indicato dal datore di lavoro nel documento di valutazione del rischio, è possibile capire se il DPI in oggetto è adeguato all'ambiente di lavoro partendo proprio dal valore riportato nella Nota Informativa sotto la voce SNR.
Tuttavia non basta "fidarsi" di questo numero.
Come scegliere i tappi per l'udito
Quando un protettore auricolare è efficiente? Quando permette di avere una protezione "buona" o "accettabile", cioè assicura un livello sonoro equivalente (l'Aes,Te) fra i 65 e i 75 dB, quindi al di sotto degli 80 dB(A).
Oltre a questo dato, però, ci sono altre informazioni importanti. Nella scelta dell'otoprotettore adeguato vanno infatti tenuti in considerazione:
- L'ambiente di lavoro e l'interazione di altri fattori di rischio, come la presenza di sostanze otossiche e le vibrazioni. Anche temperatura e umidità incidono fortemente sulla scelta: se la sudorazione è eccessiva, le cuffie non vanno bene, perché possono causare irritazione della pelle nelle zone coperte dalle conchiglie.
- Il tipo di attività svolta. I DPI infatti devono poter essere compatibili con il tipo di mansione, quindi non interferire con altri dispositivi come elmetti oppure occhiali. Va inoltre considerata la durata di esposizione al rumore: se breve, è consigliato optare per DPI facili da mettere e togliere.
- La possibilità di attenuare selettivamente i rumori, favorendo il parlato, i suoni provenienti da microfoni ambientali e i segnali di allarme. Se lo svolgimento dell'attività richiede l'identificazione della direzione della sorgente del rumore meglio orientarsi verso otoprotettori non passivi (cuffie o inserti) con un livello di attenuazione uniforme su tutto lo spettro.
I nostri tecnici specialisti sono sempre a tua disposizione per aiutarti a scegliere i tappi migliori per il tuo lavoro!