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Otoprotettori DPI terza categoria: cosa dice la legge e quali sono gli obblighi

Scritto da Matteo Gnocco | 24 agosto 2023 8.39.00 Z

Il nuovo regolamento sui Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) 2016/425 entrato in vigore il 21 aprile 2018 ha comportato per alcuni dispositivi un cambio di categoria. È il caso degli otoprotettori, cioè tappi e cuffie, che sono diventati DPI di III categoria. Cosa significa, nel concreto? Te lo spieghiamo in questo articolo.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Categorie dei DPI

Il Regolamento Europeo 2016/425 è la nuova norma di riferimento per la progettazione e fabbricazione dei DPI. Il documento, entrato in vigore a pieno titolo dall'aprile 2018, stabilisce i requisiti che devono avere i Dispositivi di Protezione Individuale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Il nuovo Regolamento sostituisce la Direttiva 89/686/CEE e contiene, nell'allegato I, la classificazione dei DPI per Categorie di Rischio. Nello specifico troviamo:

  • Categoria I: rischi minimi quali lesioni meccaniche superficiali, contatto con superfici calde (< 50°C) o con prodotti per la pulizia poco aggressivi.
  • Categoria II: tutti i rischi non compresi nelle categorie I e III
  • Categoria III: rischi elevati, cioè che possono causare conseguenze molto gravi quali morte o danni irreversibili. Per fare degli esempi: esposizione del lavoratore in ambienti con atmosfere in carenza di ossigeno o con radiazioni ionizzanti, attività dove c'è il rischio di cadute dall'alto o scosse elettriche o, ancora, rumori nocivi.

 

Gli otoprotettori diventano DPI III categoria

Con il nuovo Regolamento, il rumore nocivo passa dalla Categoria II alla Categoria III. Ciò significa che il datore di lavoro è obbligato a provvedere all'addestramento del personale affinché i dispositivi di protezione dal rumore vengano utilizzati al meglio (come previsto dal D. Lgs. 81/08 art. 77 comma 5).

Inoltre, con la nuova normativa i fabbricanti di otoprotettori sono soggetti a procedure più stringenti in merito a controlli di qualità del prodotto e dell'intero sito costruttivo. In particolare, gli DPI udito devono essere in possesso della marcatura di certificazione, rilasciata da un Ente Accreditato, e delle indicazioni sul livello di attenuazione sonora.

Ricordiamo che il D. Lgs. 81/08 stabilisce che i valori di esposizione giornaliera del personale ai rumori devono essere inferiori a 80 dB(A) e il valore massimo della pressione acustica istantanea ponderato in frequenza deve essere minore di 137 dB(C). Qualora non fosse possibile assicurare questi livelli di esposizione, il datore di lavoro è tenuto a informare e formare i lavoratori e ad adottare tutte le misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio al minimo.

Ecco cosa devi controllare, quando scegli i DPI rumore.

DPI per l'udito: quando è obbligatorio indossarli?

L'ipoacusia causata dal rumore è tra le malattie professionali più denunciate. I rumori, infatti, possono causare danni irreversibili all'apparato uditivo, oltre a effetti extrauditivi (neuro-endocrini, psicologici, di tipo psicosomatico e psicosociale).

La perdita dell'udito è in diretta correlazione con il livello e la durata dell'esposizione al rumore. Per questo i datori di lavoro sono obbligati a effettuare una valutazione dei rischi, per identificare le opportune misure di prevenzione e protezione da adottare per garantire una maggiore protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori.

Cosa prevede la normativa:

  • Valutazione del livello di rumore;
  • Valutazione del tempo di esposizione;
  • Valutazione del tipo di rumore;
  • Attuazione delle idonee misure per contenere e ridurre i rumori (ove possibile);
  • Fornitura dei DPI uditivi idonei, in base ai fattori di rischio rilevati;
  • Formazione degli utilizzatori dei DPI.

I dispositivi di protezione dal rumore si scelgono (anche) in base al tipo di attività da svolgere.

E per quanto riguarda il livello di protezione? Gli otoprotettori non sono tutti uguali. In questo articolo, ad esempio, abbiamo messo a confronto tappi e cuffie e in quest'altro post, invece, abbiamo confrontato tappi standard e otoprotettori evoluti.

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