L'ipoacusia da rumore è una condizione uditiva caratterizzata dalla perdita progressiva o improvvisa dell'udito a seguito dell'esposizione prolungata o intensa a rumori forti. È una delle cause più comuni di sordità ed è riconosciuta dall'INAIL come malattia professionale. Vediamo cosa stabilisce la legge, per proteggersi dai danni da rumore sul luogo di lavoro.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Tipologie di ipoacusia
- Cos'è l'ipoacusia da rumore
- Ipoacusia come malattia professionale: i dati INAIL
- Come proteggersi dai danni del rumore
Tipologie di ipoacusia
Parlando di ipoacusia è bene distinguere tra:
- Ipoacusia congenita, causata da fattori ereditari o malformazioni dell'apparato uditivo;
- Ipoacusia acquisita, causata dall’esposizione prolungata a rumori forti.
L'ipoacusia da rumore professionale rientra in quest'ultima casistica, in quanto dovuta a un danno progressivo che coinvolge le strutture coclearia, dall’apparato cigliare alla membrana tectoria, fino alla completa degenerazione delle cellule cigliate. Questa patologia è spesso responsabile di fenomeni di distorsione percettiva, che si possono tradurre in una crescente e progressiva difficoltà nella percezione del linguaggio.
Di solito vengono colpite da ipoacusia entrambe le orecchie e, quando termina l’esposizione al rumore, anche l’evoluzione della perdita uditiva si arresta; tuttavia il danno causato è irreversibile.
Cos’è l’ipoacusia da rumore
L'esposizione prolungata a rumori a elevata intensità, come la musica ad alto volume, il rumore di macchinari industriali o gli spari di armi da fuoco, può danneggiare le delicate cellule sensoriali dell'orecchio interno. Questo danneggiamento può causare la morte o il deterioramento delle cellule ciliate, che sono responsabili della traduzione dei suoni in segnali elettrici che il cervello interpreta come suoni udibili.
L'ipoacusia da rumore può manifestarsi in diversi modi:
- difficoltà nell'udire i suoni ad alta frequenza;
- problemi nella comprensione del parlato;
- sensazione di orecchie tappate.
La gravità della condizione dipende dall'intensità e dalla durata dell'esposizione al rumore e dalla suscettibilità individuale.
Ipoacusia come malattia professionale: i dati INAIL
L’INAIL riconosce che “l’esposizione prolungata nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali il più conosciuto è la diminuzione permanente della capacità uditiva o ipoacusia da rumore, che rappresenta ancora oggi una delle malattie professionali più diffuse”.
Il rumore costituisce perciò un fattore di rischio che, se in associazione con altre cause ambientali o naturali, può portare a una condizione di ipoacusia.
Non a caso gli otoprotettori, cioè i dispositivi di protezione individuale per l'udito, sono oggi considerati DPI di terza categoria. Scopri cosa significa.
Secondo quanto stabilito al Punto 44, Allegato n. 4 al D.P.R. 9 giugno 1975, n. 48 il trauma acustico che causa diminuzione o perdita dell’udito viene considerato malattia professionale quando viene causato da attività specifiche puntualmente indicate dalla legge o nell’esecuzione di attività a queste complementari svolte all’interno dello stesso ambiente.
Negli ultimi anni le statistiche assicurative dell’INAIL hanno riscontrato un trend in diminuzione, per quanto riguarda la voce "Effetti del rumore sull’orecchio interno - ipoacusia da rumore, trauma acustico": si è passati dai 5.354 casi denunciati nel 2011 ai 4.753 casi denunciati nel 2016.
Tuttavia l'ipoacusia da rumore è ancora una delle malattie professionali più frequentemente denunciate dai lavoratori, soprattutto nel settore delle costruzioni e della metalmeccanica, che insieme raggruppano oltre il 60% dei casi, seguiti dalla trasformazione di minerali non metalliferi, dalle attività dei servizi e dalla lavorazione del legno.
Come proteggersi dai danni del rumore
Per proteggere l'orecchio dal rischio di ipoacusie è necessario evitare di esporre i lavoratori a rumori forti e/o improvvisi ad alta intensità.
Qualora tali rischi non possano essere evitati, l’articolo 193 del D. Lgs. 81/2008 "Legge per la sicurezza sui luoghi di lavoro" afferma che il datore di lavoro è tenuto a fornire ai dipendenti degli adeguati dispositivi di protezione individuale per l’udito. Leggi anche questo articolo per conoscere la normativa che regola l'utilizzo dei DPI-u.
Tra questi rientrano i tappi auricolari, che possono essere preformati o modellabili o, ancora, realizzati su misura a partire da un calco del condotto uditivo.
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La scelta dei DPI udito più adatti deve essere fatta tenendo conto di alcuni fattori:
- tipologia di rumore a cui si è esposti;
- durata dell'esposizione;
- eventuale utilizzo di altri DPI (ad esempio maschera o caschetto);
- caratteristiche ambientali e lavorative;
- temperatura e grado di umidità nell'ambiente di lavoro;
- eventuali disturbi medici del portatore.
Per saperne di più scarica la nostra guida gratuita alla scelta dei DPI-u.
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