<img height="1" width="1" style="display:none;" alt="" src="https://px.ads.linkedin.com/collect/?pid=3162393&amp;fmt=gif">
(Lettura 3 minuti)

DPI rumore: cosa dice la legge e quali scegliere in base all'attività

11 maggio 2023

Il rumore è un qualsiasi fenomeno acustico, generalmente irregolare, casuale e non musicale che risulta sgradevole e fastidioso all’orecchio. Per questo c'è una normativa specifica per chi lavora in ambienti rumorosi, che obbliga a proteggere l’udito indossando appositi DPI rumore.

Cuffie, tappi, archetti: la funzione è la stessa, ma non tutti sono ugualmente indicati. Scopriamo insieme come scegliere quello più adatto, in base all'attività svolta.

La normativa sui DPI per l'udito

Per quanto riguarda le normative, il D. Lgs. 81/08 "Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro" stabilisce che, se i valori di esposizione giornaliera del personale ai rumori sono inferiori a 80 dB(A) - denominato anche “valore inferiore di azione” - e il valore massimo della pressione acustica istantanea ponderato in frequenza è minore di 137 dB(C) è necessario informare e formare i lavoratori e adottare tutte le misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo il rischio. Se l’esposizione quotidiana supera gli 80 dB(A), invece, è obbligatorio fornire adeguati DPI udito e verificarne l’efficacia, in quanto ad attenuazione del rumore.

Ma come deve essere effettuata la valutazione del rischio? Vanno considerati:

  • Livello di rumorosità
  • Durata dell’esposizione
  • Valori di esposizione e valori di azione
  • Effetti sulla salute e la sicurezza risultanti da interazioni tra rumore e vibrazioni e altri fattori di rischio
  • Informazioni fornite dai costruttori delle macchine in relazione all’ emissione della rumorosità prodotta
  • Informazioni relative alla salute degli operatori esposti
  • Presenza di sostanze tossiche

Attenzione, però, all’iperprotezione. Con DPI troppo protettivi si ottengono valori di pressione percepita troppo bassi e si rischia di non riuscire a percepire i segnali acustici di allarme. 

I DPI devono abbattere solo i suoni dannosi, mentre dovrebbero favorire le frequenze del palrato e i toni bassi, permettendo di comunicare e percepire allarmi o situazioni di pericolo.

A questo Decreto si aggiunge anche la norma UNI EN 458/2016 che regolamenta la selezione, l'uso, la cura e la manutenzione dei dispositivi di protezione individuale uditivi.

Per scegliere l’otoprotettore, i principali fattori da considerare sono:

  • Marcatura di certificazione;
  • Attenuazione sonora;
  • Confortevolezza del portatore;
  • Ambiente di lavoro e attività lavorativa;
  • Disturbi per la salute dell’utilizzatore.

Tipologie di DPI rumore

Facciamo una veloce carrellata dei principali dispositivi di protezione individuale per l'udito.

Inserti auricolari (tappi) in spugna

Una volta inseriti nell’orecchio di espandono, isolando dal rumore. Tuttavia non sono adatti per molte situazioni lavorative, perché vanno sempre maneggiati con mani pulite. Per approfondire leggi questo articolo in cui spieghiamo cos'è un otoprotettore e come protegge l'udito.

Archetti

Presentano le stesse caratteristiche degli inserti, in quanto ad attenuazione del rumore, ma risultano più semplici da indossare, quindi più adatti a un uso discontinuo. Inoltre possono essere indossati senza che le mani vengano a contatto con l’orecchio.

Cuffie

Offrono una protezione più elevata, rispetto a tappi e archetti, quindi sono più adatte per proteggere l’orecchio in caso di livelli di esposizione elevati. Tuttavia possono risultare pesanti e scomode se indossate per lunghi periodi, senza scordare che spesso creano problematiche nell'uso in contemporanea di altri DPI. 

Inserti auricolari su misura

Leggeri e facili da indossare, non vanno compressi o manipolati con le dita perché sono realizzati su misura per il tuo condotto uditivo. Una volta inseriti, quindi, risultano confortevoli e sicuri, perché realizzati con appositi materiali che bloccano le frequenze del rumore più dannose e favoriscono le frequenze del parlato e dei segnali di allarme.

 

Scelta degli otoprotettori in base all'attività

La scelta dei dispositivi per l'udito va fatta tenendo conto della protezione che possono garantire, ma anche del tipo di attività che devi svolgere.

Se, ad esempio, i rumori a cui sei esposto non sono continui ma saltuari, devi optare per DPI facili da mettere e togliere spesso.

Anche l'ambiente ha un ruolo importante: nei luoghi di lavoro con temperature elevate (ad es. forni industriali), dove cioè si suda molto, è sconsigliato utilizzare le cuffie perché l'eccessiva sudorazione può causare irritazione alla zona coperta dalla conchiglia. Le temperature molto basse, invece, come quelle che si registrano negli impianti di refrigerazione e nelle celle frigorifere, possono influire sull’attenuazione fornita dai DPIu.

Infine, va considerata la presenza di polveri. Anche in questo caso l’utilizzo di cuffie può essere causa di irritazioni cutanee dovute a particelle di polvere che si depositano tra le conchiglie e la pelle dell’utilizzatore. Nel caso degli inserti auricolari, invece, è necessario assicurarsi che il lavoratore possa lavarsi le mani prima di manipolare l'inserto, per evitare il rischio di infezione.

 

Vuoi fare una scelta consapevole? Contatta i nostri esperti e scopri tutto quello che c'è da sapere sui diversi DPI rumore.

Se sei un RSPP, richiedi subito il tuo "starter kit" gratuito!

otoprotettori tappi

otoprotettori tappi

Iscriviti al nostro Blog!

La fonte di calore affidabile