L'INAIL mette a disposizione dei lavoratori e dei datori di lavoro un calcolatore DPI che permette di individuare i dispositivi di protezione dell'udito più efficaci per proteggersi dal rumore. Il sistema di calcolo è davvero semplice: in questo articolo ti spieghiamo come funziona.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Caratteristiche DPI udito
- Perché i dati del produttore non bastano
- Come si calcola l'efficacia dei DPI
- Calcolatore DPI: altri aspetti da considerare
Caratteristiche DPI udito
L'art. 193 comma 2 del D. Lgs. 81/2008 definisce come valutare l'efficienza dei DPI-uditivi precisando che essi sono considerati adeguati se rispettano le prestazioni richieste dalle normative tecniche (norma UNI EN 458/2016 e UNI 9432/2011). Nello specifico, l'adeguatezza di un DPI udito si valuta considerando l'efficienza e l'efficacia del dispositivo. Ma cosa si intende per "efficienza ed efficacia di un DPI"?
- L'efficienza è la capacità potenziale del dispositivo di abbattere o attenuare i livelli sonori a cui è esposto il lavoratore e può essere stimata calcolando il cosiddetto "livello di pressione acustica ponderato A" sotto il protettore auricolare o il livello di esposizione a dispositivo indossato (L'A);
- L'efficacia è la reale protezione della funzione uditiva ottenuta dal DPI-u.
Entrando nel merito della normativa, un DPI udito è efficiente quando l'attenuazione del livello di rumore che riesce a garantire non supera il valore inferiore di azione Lex= 80 dB (A) e Ppeak = 135 dB (C).
La valutazione dell'efficacia, invece, viene effettuata sulla base di un calcolo matematico che tiene conto dei dati forniti dal produttore e da un particolare coefficiente β, diverso in base al tipo di protettore da valutare.
Perché i dati del produttore non bastano
Ogni protettore auricolare deve essere accompagnato dai dati di attenuazione sonora forniti dal fabbricante, espressi in 3 modi:
- OBM: attenuazione sonora del DPI per lo spettro di frequenza in banda d'ottava tra 125 Hz e 8kHz;
- H,M,L: attenuazione sonora del DPI espressa mediante 3 valori, per frequente alte (H), medie (M) e basse (L);
- SNR: attenuazione sonora del DPI espressa mediante valore unico.
In base a questi dati esistono diverse metodologie di calcolo dell'attenuazione (metodo OBM, HML, e SNR), ma anche numerosi elementi che indicano come l’attenuazione misurata in laboratorio sia una forte sovrastima dell’attenuazione ottenibile in ambienti di lavoro reali. Tra questi, alcuni dei fattori più frequenti sono:
- taglia dei dispositivi inadeguata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori;
- presenza di capelli lunghi, barba, occhiali che rendono problematica una buona tenuta acustica delle cuffie;
- posizionamento o inserimento approssimativo del protettore auricolare, non conforme ai criteri stabiliti dal fabbricante;
- spostamento del protettore auricolare dalla sede originaria (es. inserti che si spostano verso l’esterno del condotto uditivo a causa dei movimenti mandibolari o cuffie che si spostano per i movimenti del capo);
- modifiche realizzate dal lavoratore sul protettore auricolare per renderlo più confortevole (es. deformazione delle cuffie per limitare la pressione sul capo ritenuta fastidiosa);
- uso congiunto di altri DPI non uditivi (es. cuffie e occhiali);
- difetti nella cura del protettore auricolare in dotazione personale;
- invecchiamento e deterioramento dei materiali che costituiscono il protettore auricolare;
- assenza di un sistema di controllo dell’uso e della manutenzione dei protettori auricolari, e della sostituzione dei protettori usurati e non più idonei;
- mancanza di adeguata attività formativa sull’uso regolare dei protettori auricolari nelle situazioni di rischio, sulla corretta custodia e sulla manutenzione.
Come si calcola l'efficacia dei DPI
La norma UNI EN 458 stabilisce che. il livello di protezione di un otoprotettore va determinato effettuando un particolare calcolo matematico.
Si moltiplica il valore di attenuazione nominale fornito dal produttore (SNR) per il coefficiente β riferito al tipo di dispositivo (come indicato nella tabella):
PROTETTORE AURICOLARE | β |
cuffie | 0,75 |
inserti espandibili | 0,5 |
inserti preformati | 0,3 |
Valori di superiori a quelli indicati nella tabella (ma ovviamente sempre minori di 1) sono possibili nel caso in cui il datore di lavoro garantisca il rispetto delle seguenti regole:
- addestramento dei lavoratori molto accurato e ripetuto frequentemente;
- controllo rigoroso circa il corretto uso dei DPI loro affidati;
- predisposizione ed attuazione di specifiche procedure, in merito alla conservazione dei protettori auricolari e alla loro sostituzione al fine di garantire nel periodo di uso l’efficienza originaria.
In base al risultato ottenuto dalla moltiplicazione, si avrà una stima della protezione reale fornita dal DPI in funzione del livello sonoro raggiunto così classificabile:
Livello sonoro equivalente calcolato tenendo conto del DPI L’Aeq,Te (dB)
|
Stima della protezione |
maggiore di 80 | insufficiente |
fra 75 e 80 | accettabile |
fra 70 e 75 | buona |
fra 65 e 70 | accettabile |
minore di 65 | troppo alta |
Un protettore auricolare efficiente è un dispositivo che permette di ottenere una protezione “buona” o “accettabile”. Va comunque specificato che, in ogni caso, l’adozione di un otoprotettore deve garantire che il livello di esposizione giornaliero di un lavoratore non superi il limite di esposizione, che la normativa vigente pone a 87 dB(A).
Puoi effettuare questa valutazione tramite il calcolatore DPI che trovi sul Portale Agenti Fisici dell'INAIL. In questo modo potrai accedere a un database di DPI-u dove saranno già indicati i valori SNR e OBM dei dispositivi inseriti nell'elenco. In alternativa, se il dispositivo che vuoi valutare non è presente nella banca dati, puoi effettuare il calcolo manualmente, seguendo le istruzioni che ti abbiamo fornito qui sopra.
Calcolatore DPI: altri aspetti da considerare
Oltre al mero calcolo matematico, la valutazione di efficacia deve tener conto anche di:
- adeguato addestramento dei lavoratori al corretto uso dei DPI-u, come previsto dall’art. 77 del D.Lgs.81/2008 e dal D.Lgs.17/2019, che ha fatto rientrare i DPI-u nei dispositivi di III categoria;
- presenza di un sistema di controllo dell’uso e manutenzione dei DPI-u che garantisca quanto meno che il personale indossi correttamente i DPI-u, il loro uso regolare nelle situazioni di rischio, la corretta custodia e manutenzione;
- assenza di peggioramenti apprezzabili nella funzionalità uditiva dei lavoratori utilizzando la relazione sanitaria anonima e collettiva redatta dal medico competente. Qualora emergessero peggioramenti uditivi apprezzabili occorrerà verificarne il nesso con le condizioni espositive affrontando il problema con il medico competente stesso.
Ora che hai capito come si valutano l'efficacia e l'efficienza di un DPI, sei pronto a fare la tua scelta. Scarica la guida gratuita che trovi qui sotto per una panoramica completa su tutto quello che devi sapere prima di acquistare un otoprotettore.